Esiste un legame molto stretto tra il cibo con cui ci nutriamo e le nostre emozioni.
Questo legame è visibile già a livello anatomico dove il sistema limbico, e in particolare l’amigdala, è implicato insieme all’ipotalamo nella regolazione del comportamento alimentare, nel comportamento sessuale, nell’espressione delle emozioni e nel controllo della motivazione.
Le nostre attività quotidiane possono essere uno stimolo per una alimentazione squilibrata in eccesso o in difetto e sono molti gli esempi che posso fare: possiamo mangiare per rabbia, per tristezza, per noia, perchè ci sentiamo tristi o preoccupati…quante volte, per noia ci avviciniamo al pacco dei biscotti o alla scatola dei cioccolatini? Oppure mangiamo in modo disordinato perchè siamo nervosi o arrabbiati? Non è necessario, infatti pensare a severi conflitti psicologici, anzi…
Quando decidiamo di intraprendere un percorso di educazione alimentare diventa importante imparare anche a conoscere e comprendere le emozioni che sono alla base del modo in cui ci nutriamo, questo per lavorare in modo più completo ed efficace.
Nella mia esperienza lavorativa ho visto che questo approccio è sicuramente più efficace nel medio lungo termine per il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi prefissati.
“L’uomo è ciò che mangia” L.Feuerbach
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